I dieci comandamenti dello scrittore

Fonte: Stein on writing
Autore: Sol Stein
Categoria: Scrittura
Argomento: Regole

  1. Non butterai i personaggi in una trama preconfezionata. Il personaggio viene prima della trama, mettilo in azione
  2. I personaggi principali avranno delle debolezze e gli antagonisti dello charme. I difetti li rendono umani, lo charme è il miele che attira gli innocenti
  3. I personaggi ruberanno, uccideranno, disonoreranno il padre e la madre, diranno falsa testimonianza, desidereranno la roba, la donna, la governante e il culo degli altri, perché è quello che cerca il lettore, che non cerca personaggi innocenti, pacifici, che perdonano
  4. No alle astrazioni, sì ai particolari
  5. Non userai “mormorò”, “sussurrò”, “urlò”, devono essere le parole a rendere il tono
  6. Infetterai il lettore con ansia, stress e tensione: il lettore non vuole queste sensazioni nella vita reale, ma le cerca nei libri
  7. Avrai un linguaggio preciso e chiaro
  8. Non avrai riposo, i tuoi personaggi vivranno nella tua mente per sempre
  9. Il dialogo dei libri è una lingua a sé, sembra un discorso ma non lo è realmente, non è la registrazione di una conversazione reale, non deve essere diretto ma obliquo
  10. Trasporterai le tue emozioni nel lettore perché il tuo scopo è evocare emozioni nel lettore, e in questo è l’arte dello scrittore.

Editing

Stein dà anche 10 regole per procedere con l’editing:

  1. Rivedere i personaggi principali, devono essere vivi. Immaginali fuori dal libro. Cosa ti piace di più di loro? Faresti con loro la tua unica vacanza? Li capisci a fondo? Se vincessi la lotteria glielo diresti? Insomma, li devi umanizzare… e devono cambiare (evolversi) nel corso della storia
  2. Rivedere gli antagonisti: sono moralmente negativi, e non solo nei comportamenti esterni? Qual è il loro grado di malvagità? Hanno qualcosa di interessante, ad esempio dello charme? Se sono umanizzati saranno più interessanti, prova ad esempio a vederli con gli occhi di chi li apprezza
  3. Rivedere i personaggi minori: caratterizzali, magari con uno dei sei sensi
  4. Il conflitto è credibile? (rivedere le indicazioni a riguardo)
  5. C’è una scena memorabile? E una insipida, non memorabile? Toglila e ripeti: c’è una scena non memorabile?
  6. Metti alla prova le motivazioni dei personaggi. Sono accettabili? E se te le raccontasse un’altra persona ci crederesti? Controlla che siano credibili: per ogni azione serve una ragione.
  7. Stampa la prima pagina mettendo come autore il nome di un autore che ammiri. Andresti avanti nella lettura?
  8. Rileggi tutto come se fossi un editor, e non come l’autore. Ad esempio fingi che il libro ti sia stato consigliato da un amico che in genere non ti dà buoni consigli. Punta ad accorciare molto il libro, ma se sei in dubbio su un cambiamento segnatelo senza farlo. Puoi copiarti i paragrafi che necessitano di revisione, e eliminare ciò che accade tra una scena e l’altra.
    • Togli tutto quello che non è necessario e dove la tua attenzione cala
    • Le frasi sempre della stessa lunghezza sono monotone
    • Elimina gli interventi dell’autore e tutti i punti di vista errati
    • Controlla di aver infuso stress nel lettore (deve ricordare i momenti stressanti della vita)
    • Togli aggettivi e avverbi (molto, poco…). Ogni parola deve contare
    • Se hai ripetuto dei concetti, togli la ripetizione, ricorda che 1+1=½ Togli anche i modi di dire inusuali doppi e i cliché. Controlla che l’ordine delle parole nelle frasi sia corretto per dare enfasi dove vuoi che ci sia
    • Nel manoscritto aggiungi una “v” a fianco di ogni parola visuale, e sistema tutte le altre
    • Ricontrolla i dialoghi: è meglio usare “disse” che altri verbi, non usare frasi complete ma fa che il dialogo sia obliquo e che ci sia un confronto
  9. La fine del libro è soddisfacente per il lettore?
  10. Lascialo da parte per un po’ di tempo senza pensare al libro, poi rileggilo e vedi dove si rompe la suspension of disbelief: devi cercare un’immersione totale da parte del lettore