La tecnica del secret snapshot

Fonte: Stein on writing
Autore: Sol Stein
Categoria: Scrittura
Argomento: Trama

La trama deve essere credibile, bisogna preparare il terreno per qualcosa che succederà successivamente. E non ci devono essere motivazioni che non convincono per le azioni centrali. Ad esempio, le coincidenze non devono sembrare deus ex machina, per non renderle tali puoi introdurre dettagli credibili o far capire che quella cosa può succedere, senza farla succedere fino all’ultimo. Le coincidenze poi sono pericolose per il climax. Per rendersi conto se un elemento che si è creato è forzato si può provare a immaginarselo come se l’avesse scritto un autore che si stima o che si odia: risulta credibile in entrambi i casi?

Per rendere la trama interessante si possono utilizzare i secret snapshot, che aiutano a trovare tesori nascosti: deve essere uno snapshot così privato che non ti porteresti mai appresso per paura che lo trovino. Un’istantanea che sia solo tua e che gli altri siano curiosi di vedere. Le belle storie infatti rivelano cose di cui di solito non parliamo. Il lettore non vuole vedere il nostro album delle fotografie, quello classico e noioso, ma lo snapshot segreto. Lo si può usare anche per rafforzare una storia. Il concetto chiave dello snapshot è: se tu pagheresti per vederlo, anche il lettore probabilmente pagherebbe… e per niente di meno. L’autore è un esploratore di cose nascoste alla vista pubblica – ma che possono far cantare una storia.

Stein on writing – Trama

Fonte: Stein on writing
Autore: Sol Stein
Categoria: Scrittura
Argomento: Trama

Un modo molto efficace per creare una trama è quello dell’actor studio method: dare a due personaggi in scena due copioni diversi (ad esempio in uno viene detto di interpretare un genitore il cui figlio è vessato da un professore che l’ha preso di mira per un motivo futile e che da allora gli rende la vita impossibile, all’altro viene detto di interpretare un professore che ha un alunno che non rispetta in nessun modo le regole sociali, crudele con i compagni, e supportato dai genitori). Il metodo in genere funziona molto bene perché è proprio quello che succede nella vita reale: ogni “personaggio” ha copioni diversi che arrivano da punti di vista diversi e vede le cose secondo le informazioni che ha. Attenendosi a questo metodo e a motivazioni credibili da entrambi i punti di vista si hanno le basi per una buona trama.

Altri fattori chiave per una trama interessante sono:

  • Il crucible: la motivazione a confrontarsi è più forte di quella di andarsene (ad esempio sono forzati a stare in un ambiente chiuso)
  • La suspense: la curiosità del lettore a scoprire cosa succederà deve essere più forte del bisogno di fare altro. Suspense vuol dire lasciare sospesi, “to hang”, e lo scrittore è l’hangman. Lo scrittore non è il salvatore, non ha compassione, deve lasciare sospesi il lettore e il personaggio e salvarli il più tardi possibile. Il lettore deve volere che accada qualcosa che non accade, o vuole fermare qualcosa che sta succedendo e lo scrittore non lo ferma. Per creare suspense si può introdurre un pericolo prospettato o immediato, un confronto non desiderato (e magari voluto da uno dei personaggi), una vecchia paura che ritorna, una crisi che richiede un’azione
  • Il dovere dell’autore è di creare una situazione che gridi per una soluzione, e poi agire in maniera irresponsabile (set up something that cries for a resolution, then act irresponsibly), occuparsi di altro, esacerbare il bisogno di una soluzione. E a seguire non bisogna eliminare la prospettiva del pericolo, non bisogna togliere un pericolo senza metterne uno maggiore, bisogna mantenere il confronto non voluto il più a lungo possibile, far sì che la situazione di paura sia peggio del previsto, che la soluzione si rivela controproducente e la crisi viene prolungata
  • Bisogna ricordare che il lettore è interessato alle scene, non a quello che ci sta in mezzo. Una buona tecnica di revisione è quella di eliminare tutte le scene deboli. Non bisogna portare il lettore dove vuole andare, vanno create più linee di suspense. Per questo scopo, i capitoli brevi rendono la sensazione di velocità, ma se sono meno lunghi di 3 pagine non coinvolgeranno il lettore. I capitoli dovrebbero poi finire con un problema irrisolto
  • La tensione: gli scrittori sono dei troublemaker, devono creare problemi. Il loro lavoro è quello di dare ai lettori stress, tensione e pressione. La tensione deve durare poco, la suspense può durare anche tutto il romanzo. Crea delle ansie istantanee, e per il lettore sarà delizioso. Dire che la tensione deve durare poco non vuol dire che va risolta subito: il conflitto scatenato dalla tensione può durare anche tutto il libro. È meglio inserire questo conflitto il prima possibile. Alcuni esempi: un lavoro pericoloso (pensa poi di aggiungere un bambino che guarda la persona che svolge il lavoro pericoloso – la tensione sale), l’avvicinarsi di una scadenza, un incontro spiacevole, i contendenti intrappolati in un ambiente chiuso

Frustrare i desideri dei personaggi

Fonte: Stein on writing
Autore: Sol Stein
Categoria: Scrittura
Argomento: Trama

I personaggi devono essere mossi da bisogni e voleri, e il ruolo dell’autore è quello di frustrarli. E più i desideri sono urgenti, più sono interessanti. Il desiderio deve essere:

  • Importante
  • Necessario
  • Urgente

Il personaggio deve avere un “clash of wants”, desideri contrastanti, e anche il lettore deve percepirli come contrastanti, importanti e credibili.
È più facile ad esempio identificarsi nelle seguenti situazioni:

  • Un amore perso/ottenuto
  • Raggiungere l’ambizione della propria vita
  • Fare giustizia
  • Salvare una vita
  • Vendetta
  • Fare qualcosa che sembrava impossibile

Per capire se un obiettivo può essere considerato importante si può pensare se può portare tristezza, ferite, morte, o se riguarda qualcosa che vale, o un’importante decisione di vita. L’ostacolo deve sembrare inevitabile e non causato da coincidenze. Deve riguardare la cosa più importante per il personaggio e magari sorprendere con una cosa che il lettore non si sarebbe aspettato.

Serve poi continuare a mantenere l’interesse, ad esempio sfruttando queste situazioni:

  • Il personaggio è forzato a stare con chi odia
  • Il personaggio prova imbarazzo
  • Viene sfruttata una paura del personaggio (meglio se una paura piccola!)
  • Succede un cambio nelle relazioni interpersonali
  • C’è una sorpresa, qualcosa di inatteso, un nuovo ostacolo, un cambio di circostanze

Queste situazioni inattese si possono inventare in un modo semplice: basta pensare, per ogni incidente, cosa dovrebbe capitare poi… e fare l’opposto.