Come scrivere un buon libro – Personaggi

Fonte: How to write a damn good novel
Autore: James N. Frey
Categoria: Scrittura
Argomento: Personaggi

  • I personaggi devono avere una dimensione fisiologica (un personaggio è influenzato dal suo essere grasso), sociologica (in che ambiente sono cresciuti) e psicologica (perché fanno le cose che fanno)
  • Devono essere più intensi delle persone reali. Devono essere delle tempeste emotive di fronte ai confilitti. Si potrebbe scrivere la biografia dei personaggi cercando gli ostacoli che hanno dovuto affrontare per arrivare dove sono ora
  • Bisogna trovare la loro passione dominante, e devono essere determinati. Se i personaggi fanno tutto ciò che ci si aspetta da loro sono degli stereotipi. La passione deve essere ben integrata nel loro carattere e nella storia, e se sono passioni negative devono avere risvolti positivi (non si vuole far odiare il personaggio. La passione negativa può essere dovuta a un trauma?)
  • I personaggi devono agire al massimo delle loro capacità (inclusa la loro capacità di evoluzione). L’autore dovrebbe pensare a come renderli ancora più ingegnosi/drammatici/sorprendenti/divertenti. Ma seguendo la regola “would he really…” (davvero farebbe…)

Ciò che muove i personaggi deve essere il conflitto. Come essi agiscono di fronte al conflitto è ciò che li caratterizza.

  • I personaggi hanno voleri opposti? I buoni antagonisti non devono essere cattivi, anzi più sono simili nei propositi ai protagonisti, più il conflitto potrebbe essere interessante. Dai agli antagonisti punti di vista logici e ragionevoli, e soprattutto credibili
  • Crucible: i motivi per restare devono essere più forti di quelli che spingano i personaggi ad abbandonare il conflitto
  • I conflitti interiori creano molta empatia con i lettori. Se un personaggio non ha conflitti interiori risulterà finto o antipatico. Il conflitto interiore conferma il coinvolgimento del personaggio
  • Impala i personaggi con dilemmi: i dilemmi funzionano quandi ci si accorge che i personaggi sono lacerati da forze opposte
  • Il conflitto deve evolvere, ma non senza motivazioni o step che lo facciano salire di colpo o senza motivo. Il conflitto che sale lentamente è il migliore: dall’inizio alla fine di una scena la situazione deve essere peggiorata, ma se questo non porta a un cambiamento il tutto diventa statico

I personaggi dovrebbero essere una delle componenti del libro che spingono i lettori a continuare a leggere, galvanizzandoli.