Come far piacere i personaggi e come coinvolgere il lettore


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Fonte: Characters and viewpoints
Autore: Orson Scott Card
Categoria: Scrittura
Argomento: Personaggi

Un autore dovrebbe conoscere i propri personaggi meglio di quanto conosce sé stesso.
Per far vedere le caratteristiche di un personaggio andrebbe mostrato mentre fa un’azione (v. ad esempio l’inizio di Indiana Jones), poi vanno date le motivazioni di quell’azione. Questo è un aspetto importante: le motivazioni danno un valore morale e cambiano molto la percezione del lettore. I lettori leggono per capire perché la gente fa le cose, più che cosa fa. Un personaggio è ciò che vuole fare.

Dire qualcosa del passato di un personaggio può aiutare: siamo la somma ciò che abbiamo e ciò che ci è stato fatto. Oppure metterlo fuori dal suo habitat: come reagisce? Anche le abitudini neutre o negative ci caratterizzano. Così come i talenti e gli hobbies.

Quando iniziano un libro, i lettori vogliono credere in ciò che gli viene raccontato e innamorarsi dei personaggi. I lettori sono dalla parte dello scrittore. Ma questa luna di miele dura due pagine, il tempo di rispondere a queste domande:

  1. So what? Perché dovrei andare avanti a leggere? (se il tema è già visto, non c’è motivo)
  2. Oh yeah? Andiamo, non ci crede nessuno che qualcuno potrebbe comportarsi così
  3. Huh? Che succede, non capisco

Il personaggio deve convincere in primo luogo l’autore, che deve essere affamato di raccontarne la storia.
Perché il personaggio sta facendo ciò che sta facendo? Quale sarà il risultato? E meglio ancora: cosa può andar male? Se credi che il personaggio si potrebbe comportare così, perché? Magari ha una buona ragione.

Esercizi per creare personaggi

Per creare i personaggi  usare queste tre tecniche può fare la differenza:

  1. Un’esagerazione. Il personaggio deve avere un aspetto che lo rende unico, ma deve essere un aspetto che nessun altro autore avrebbe esagerato. L’esagerazione deve rendere interessante un particolare banale, ma senza strafare altrimenti il personaggio diventa poco credibile (una caricatura)
  2. “Do the twist”, volgi il tutto verso qualcosa di inaspettato
  3. Fare il terzo grado alle proprie idee. Perché? Che cosa l’ha causato? Per che motivo? A cosa può portare dopo? Le prime due idee saranno cliché, scartale, e poi continua a chiederti perché e a cosa porterà scartando i cliché

Esercizi per creare personaggi:

  • Se si ha una situazione per un libro ma non un personaggio basta chiedersi: chi ne soffrirà di più? Quello è un buon candidato a protagonista, perché è colui che più di tutti vuole risolvere il conflitto
  • Pensa alle persone che conosci. Per te il loro carattere è scontato, normale, ma per gli altri non è così. Poi inventa quello che non sai di loro e perché agisce, e spiega perché le sue motivazioni sono credibili
  • Osserva gli estranei e applica su di loro le 3 regole iniziali di creazione personaggi (esagera, do the twist, fai il terzo grado e scarta i cliché)
  • Analizza te stesso: cosa ti porta a fare certe cose? Modifica dalle tue memorie. E se non vengono in mente episodi, pensa a una parola: che episodio della tua vita ti richiama quella parola?
  • Pensa a che personaggi potrebbero essere presenti allargando il punto di vista, pensa a chi era presente nel passato di un personaggio, altrimenti i personaggi saranno piatti. Puoi far parlare/sparlare di un personaggio da chi lo conosce

Cosa coinvolge emotivamente il lettore:

  • Il dolore, ma non esagerare o il personaggio sembrerà debole, sfortunato o non credibile. Inoltre se il dolore a un personaggio principale viene descritto nel dettaglio e diventa troppo da sopportare, si perde il lettore perché non vuole identificarsi in un dolore eccessivo. Per rendere il dolore vero e tridimensionale – anche uno piccolo – può essere efficace mostrare le cause o gli effetti di un dolore
  • Far eseguire a un personaggio una scelta che porta a un sacrificio è uno strumento potente. Ma il sacrificio non deve essere stupido o inutilmente auto-imposto, o si ottiene l’effetto contrario
  • La minaccia di un dolore o un’attesa quando si hanno poche possibilità di scampo (ad esempio un bambino in pericolo è una scena potentissima per coinvolgere il lettore, v. Alien). Più forte la minaccia, più forte il dolore se accade
  • Sexual tension. Ma se si risolve in una scena di sesso positiva, il coinvolgimento emotivo del lettore finisce
  • Se ciò che viene chiesto al personaggio ha conseguenze globali maggiori del vincere/perdere privato. Può funzionare usare i portenti (anche molto ridotti, tipo una brezza, e funziona ancora meglio se i personaggi non li notano)

Come far piacere i personaggi:

  • Tramite una buona prima impressione (se la prima impressione è cattiva, è difficile da togliere)
  • Se sono simili ai lettori (target audience, o ad esempio evitare di descrivere può aiutare l’identificazione)
  • Se sono attraenti (il lettore odia i “belloni”, un personaggio attraente è diverso da un personaggio bello, dipende da come lo si descrive)
  • Se sono delle vittime della situazione (ma non devono essere percepiti come deboli o si ottiene l’effetto contrario. Devono avere dei motivi validi per essere vittime) o dei salvatori (contano gli intenti, poi va bene se falliscono)
  • Se si sacrificano (ma la causa deve essere giusta e non devono avere alternative, altrimenti verrà percepito come uno stupido spreco)
  • Se hanno uno scopo e non reagiscono solo agli eventi. Se si trovano lì per un motivo, se hanno bisogni, speranze e sogni. Meglio ancora se il sogno è grande e se si percepisce lo sforzo del personaggio per realizzarlo. Non funziona invece se è esageratamente romantico o naif, a meno di renderlo reale (rendere un sogno reale è lo strumento più forte per vincolare il lettore)
  • Se sono coraggiosi e usano fair play
  • Se hanno una attitudine interessante verso il mondo
  • Se si fanno avanti per un incarico rischioso senza però pubblicizzare la cosa, o se non fanno i presuntuosi e aspettano la chiamata che porta alla gloria
  • Se sono affidabili nel mantenere la parola
  • Non se sono intelligenti, ma bensì se sono “clever” (abili, scaltri), ancora meglio se lo sono senza che gli altri lo notino, il personaggio stesso non deve sapere di essere scaltro, anzi deve stupirsi dei buoni risultati
  • È molto importante aggiungere imperfezioni. Un personaggio perfetto risulterà odioso

Come far odiare i personaggi:

  • Se sono sadici e prepotenti, se gli piace causare dolore e (ricordalo) questo viene dall’amore per il potere
  • Se sono coinvolti in assassinii di indifesi per tornaconto personale
  • Se si auto invitano in ruoli che nessuno ha chiesto di assumere
  • Se rompono i giuramenti
  • Se sono degli “intelligentoni”
  • Se sono pazzi, e peggio ancora se convincono gli altri che la loro visione è quella corretta (ad esempio Hitler). Personaggi palesemente pazzi sono troppo banali, bisognerebbe concentrarsi su paranoie e illusioni
  • Se non sono autoironici
  • Se incolpano gli altri dei propri fallimenti e lodano sé stessi per i successi
  • Ricorda però che ognuno è l’eroe della propria storia e ha quindi bisogno di tratti positivi. Ognuno ama e crede in qualcosa (ma attenzione a non farlo diventare buono)

[Characters and Viewpoints dà anche consigli su come creare personaggi comici]

Come rendere i personaggi credibili:

  • Con dettagli numerosi, reali e specifici, magari contrastanti
  • I dettagli possono essere nidificati in modo che si credeva che il personaggio fosse in un certo modo, poi si scopre che invece ha un altro aspetto che lo fa cambiare agli occhi del lettore
  • Tenendo conto che sono il cuore della storia, che fanno cambiare tutto